domenica 22 luglio 2007

Risposta a Maria comunità di S. Egidio

Cara Maria

Ho letto la sua lettera e devo dirle che mi ha veramente commosso la sua richiesta, dettata dal cuore e dal bisogno di non lasciare i suoi affetti, di poter vivere il resto della sua vita nella sua casa. Sono con lei, ma cara Maria ci sono situazioni di bisogno che non è possibile gestire nella nostra abitazione: anziani non autosufficienti che sono in carrozzina o allettati e che vengono nutriti tramite siringhe senza ago, cannucce e biberon; anziani lasciati soli a casa che non possono avere l'assistenza offerta da un idonea struttura sanitaria. Ma quello che e peggio, Signora Maria, è l'indifferenza, a tutti livelli, delle istituzioni a cui noi ci rivolgiamo. Situazioni di famiglie disperate che non hanno la possibilità di stare accanto al proprio caro perché i bisogni sono tanti nell'arco delle 24 ore.

Creda, questi casi non sono gestibili e allora si cerca una soluzione più opportuna: si passa alla badante, solo per le persone che se le possono permettere, ci si affida alle istituzioni, si cerca un posto per il proprio caro, E una frustrazione infinita, si finisce in una lista di attesa, un'attesa terribile, che non lascia alternative: cerchi un aiuto che non arriva, e invece trovi un muro di gomma che ti respinge, porte che si chiudono, non ci sono posti! Burocrazia, burocrazia, maledetta burocrazia. Sa signora Maria, la nostra vita, la nostra dignità, il nostro diritto alla salute, diventa merce da vendere. E il profitto la cancrena da estirpare! sono parole dure, ma è una realtà in cui ci possiamo trovare insieme ai nostri cari.

Se hai soldi, da un punto di vista economico, si risolve, ma senza, ahimè, sei esposto a tutti i ricatti possibili, alle pressioni, ai compromessi. Quanto costa la vita di un essere umano! Questa, signora Maria è la realtà, una realtà tragica, dove i nostri diritti di cittadini ci vengono negate da leggi non rispettate, perché la priorità delle nostre amministrazioni non sono gli anziani bisognosi di aiuto, ma magari un marciapiede un centro commerciale rotonde e cosi' via. A chi interessa la vita di una persona anziana, invalida, non autosufficiente? Per i nostri amministratori sono solo spese che non danno frutti in termini economici e politici. Sa che cosa rimane? Rabbia e disperazione, e ti chiedi se ci sarà un giudice divino a cui appellarti, ma forse basterebbe un giudice terreno per risolvere molte situazioni.

Bartoletti Bruno associazione Adina